Tra Canazei e Arabba, là dove le piste disegnano un cerchio naturale attorno al Sass Becé, si apre un itinerario che è un piccolo concentrato di Dolomiti: il Sass Becé Tour.
Un anello panoramico che non richiede la fatica della Sellaronda, ma regala lo stesso senso di avventura e, forse, qualcosa in più: la libertà di scegliere il proprio ritmo.
Il giro sciistico del Belvedere
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Un giro tra due valli, sotto lo sguardo del Sass Becé
Il Sass Becé, becco solitario di roccia chiara, si stacca dal grande bastione del Sella come una sentinella sulle valli ladine di Fassa e Arabba. Il suo profilo frastagliato e isolato accompagna lo sguardo per tutto il tour. Il tracciato si snoda tra le praterie innevate del Belvedere e le propaggini del Pordoi, abbracciando la corona nord-est del Gruppo del Sella: dal Sass Pordoi, con l'inconfondibile piramide del Piz Boé, fino al Piz Lech Dlacé, il "pizzo del lago ghiacciato".
È una giornata di sci semi-guidata: i cartelli rosa indicano la direzione, ma sei tu a scegliere dove fermarti, quale pista ripetere e quando salire in quota per un panorama o una sosta al sole. Da Canazei sali in cabinovia fino a Pecol, poi ancora più su con la Toè o la Col dei Rossi. Oppure, da Alba di Canazei, una sola campata in funivia porta direttamente al Col dei Rossi, dove ad accoglierti troverai la Contessa di Dolèda. Alta 3,6 metri e leggera come il vento, questa scultura metallica ideata dall’artista fassano Andrea Dorigatti si muove e brilla al sole: una figura elegante e misteriosa, pronta a giudicare se sei degno del suo regno di neve e silenzio.
Da qui scendi lungo la pista Kristiania, risali il versante con la seggiovia Sass Becé, scollini verso Arabba e conquisti il Passo Pordoi con la seggiovia Maria. Un salto in verticale di 700 metri in funivia porta al Sass Pordoi - la Terrazza delle Dolomiti a 2.950 metri: un'esperienza da non perdere, dove il Catinaccio, il Sassolungo e la Marmolada si aprono in un mare di pietra e luce. Il rientro segue la pista Pordoi e lo skilift Gonzaga, fino a chiudere il cerchio rientrando a Pecol.
Lungo il pecorso, potresti persino scorgere il Lago Pian da Mur, una curva d'azzurro incastonata tra pini mughi, larici, rododendri e cirmoli del Pordoi. Le sue acque cristalline riflettono le sagome perfette del Sassolungo e del Sella, regalando un'immagine inedita dei due gruppi dolomitici.
Un tour facile, completo e panoramico, ideale se ami muoverti senza fretta ma con un obiettivo chiaro, dentro e fuori le piste.
Solo un breve tratto (circa 300 m) è da coprire a piedi tra la seggiovia Maria e la funivia del Pordoi.
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